A.N.F.E.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE FARMACISTI ERBORISTI

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COMUNICATI STAMPA

L'A.N.F.E. Associazione Nazionale Farmacisti Erboristi, rappresenta sul piano locale, nazionale ed internazionale gli interessi professionali, morali ed economici dei Farmacisti che, a qualsiasi titolo, operano nel settore erboristico e naturopatico.

COLLEGA FARMACISTA
VUOI VALORIZZARE LA TUA LAUREA ED INVESTIRE NELLE TUE CAPACITA' PROFESSIONALI?


Boom di presenze per la manifestazione "Biodiversità di Collepardo: flora da vivere, conoscere, salvaguardare" che si è svolta sabato 30 Novembre a Palazzo Chigi, con la partecipazione dell'A.N.F.E. (Associazione Nazionale Farmacisti Erboristi) in collaborazione con l'Associazione Collepardo ONLUS.
L'evento, che ha visto protagonisti il dott. Maurizio Biaggi, la prof. Maria Lucia Leporatti dell'università "La Sapienza" di Roma ed il docente dott. Giovanni Buccomino , è uno dei riscontri concreti del progetto di riqualificazione di Collepardo, dopo l'acquisizione del bene al patrimonio pubblico.
Durante la serata è stato illustrato lo stato di avanzamento dei lavori di ricerca sulle specie botaniche censite e catalogate sul colle ariccino e la delimitazione territoriale dell'orto botanico che potrà rappresentare, nell'ambito del progetto di parco naturale polifunzionale, un'attrattiva turistico-scientifica unica nel territorio.
L'iniziativa,accompagnata dalla magistrale esibizione della Schola Cantorum "G.Puccini" della prof. Rosa Loiodice, smentisce coloro che polemicamente riducevano l'impegno e la dedizione di molti professionisti ad una "collepardesca" fiera delle belle intenzioni. A conclusione della serata sono stati inoltre premiati i vincitori del primo Concorso Fotografico indetto dalla Collepardo ONLUS.
 Cultura, passione, ricerca, autofinanziamento, le parole chiave di un sogno che,oggi più che mai, prende forma e diventa realtà.


FINALITA
' dell'Associazione Nazionale Farmacisti Erboristi
 
L'Associazione non ha fini di lucro, può aderire ad Enti ed Organizzazioni a carattere regionale, nazionale ed internazionale, in armonia con i propri scopi sociali nell'interesse dei soggetti professionali e/o imprenditoriali che rappresenta. L'Associazione si prefigge di:
a) promuoverne e tutelarne il riconoscimento professionale e lo status giuridico;
b) promuoverne e tutelarne gli interessi morali, sociali ed economici nei confronti di qualsiasi organismo o soggetto, sia pubblico che privato;
c) promuovere, favorire ed organizzare, anche con la collaborazione di Enti, Istituzioni ed altre Associazioni italiane e/o estere, la formazione e l'aggiornamento professionale;
d) favorire le relazioni tra gli associati per lo studio e la risoluzione dei problemi di comune interesse;
e) valutare e risolvere problemi di carattere legislativo, organizzativo, economico o finanziario;
f) designare e nominare propri rappresentanti o delegati in Enti, Organismi o Commissioni ove tale rappresentanza sia necessaria, richiesta od ammessa;
g) promuovere e favorire servizi e attività sotto qualsiasi forma giuridica; direttamente o indirettamente, di assistenza alle imprese associate;
h) promuovere e facorire sercizi e attività sotto qualsiasi forma giuridica; direttamente o indirettamente, di assistenza alle imprese associate;
i) espletare ogni altro compito che, dalle leggi o dai deliberati dell'Assemblea, le sia direttamente affidato.

Possono aderire all'Associazione, sia persone fisiche che enti, domiciliati nella Comunità Economica Europea e di condotta irreprensibile, in qualità di soci effettivi;
a) i laureati in Farmacia e chi con titolo, opera nel settore erboristico e naturopatico la cui attività non confligga con le finalità di cui sopra.
b) le Organizzazioni provinciali e regionali e gli Enti, rappresentativi degli operatori di cui al punto a.
c) possono altresì aderire all'Associazione, in qualità di soci, secondo modalità e condizioni deliberate dal Consiglio: Organizzazioni, Enti, Istituzioni e Società e persone fisiche che si prefiggono fini similari e, comunque, in armonia con quelli dell'Associazione
d) in qualità di soci onorari, possono essere nominati dal Consiglio dell'Associazione persone, Organizzazioni, Enti ed Istituzioni che si siano distinte nel settore erboristico e naturopatico

PREMESSA
E' datata 22 dicembre 1981 la prima proposta di legge, che rispondendo positivamente alle richieste che provenivano dagli operatori del settore erboristico, si proponeva di fissare Norme in materia di erboristeria e piante officinali.
Sono, quindi, più di ventuno anni che l'erboristeria italiana attende una normativa che crei le condizioni perché vengano finalmente superate le incertezze che pervadono il settore, pena la distruzione di ciò che è stato faticosamente costruito e difeso finora.
E' necessario, quindi, che giunga finalmente a termine questo interminabile percorso e si approdi a quella legge che dia certezze e dimostri la volontà del Parlamento Italiano di voler cogliere le opportunità occupazionali e professionali che il settore offre oggi e che, ancora di più, potrà offrire domani se la legge avrà quei contenuti professionali qualificanti indispensabili al suo sviluppo.
Quindi, non solo una legge giusta, ma "la legge giusta".
Diversamente, vi è il concreto rischio di decretare per legge la scomparsa del settore erboristico italiano e di quel prezioso patrimonio culturale e professionale, che ha le proprie radici nelle millenarie tradizioni popolari sull'uso delle piante officinali e dei loro derivati.

A questo punto e per maggiore chiarezza del quadro complessivo, può essre utile fare alcune considerazioni.
Ha senso parlare di professione, quando questa è motivata dalla necessità di garantire dai rischi (grandi o piccoli che siano) coloro che di un certo settore si servono. Diversamente, se questa funzione di garanzia non serve perché questi rischi (si ripete, grandi o piccoli che siano) non ci sono, non ha senso parlare di professione. Potrà, semmai, trattarsi di commercio, per il quale saranno richieste altre certificazioni se non quelle previste per le attività commerciali;
E', quindi, giusto ed auspicabile che una legge prescriva la necessità di titoli di studio specifici per operare in ambiti con peculiarità professionali.
Appare invece, a dir poco, sconcertante che una legge prescriva una professionalità garantita da titoli di studio come, fra gli altri, il Diploma di Laurea in Farmacia, per operare nell'ambito di prodotti le cui qualità intrinseche sono di così scarso valore, da essere meno interessanti di prodotti di libera vendita come i dietetici, gli integratori alimentari, ecc. (si provi a verificare le caratteristiche e le destinazioni d'uso di questi prodotti, descritte nelle relative normative.) Così come non può che apparire offensivo nei confronti di coloro che di quei titoli di studio sono in possesso.
E' questo, appunto, il caso del Testo Unico della Proposta di Legge riguardante la "Disciplina del Settore Erboristico" approvato in sede referente dalla XII Commissione (Affari Sociali) della Camera ed in DISCUSSIONE al Senato della Repubblica che, so non modificato, oltre ad essere mortificante ed offensivo per tutti i Farmacisti (non solo per quelli che hanno fatto la scelta professionale di operare nel settore erboristico e naturopatico), porterà fatalmente alla definitiva scomparsa del settore.
L'A.N.F.E., quindi, chiede che al suddetto testo vengano apportate modifiche che, per la loro fondamentale importanza, vengono dichiarate irrinunciabili.
L'A.N.F.E. chiede pertanto a tutti i FARMACISTI, ERBORISTI e NON già impegnati nel settore erboristeria come venditori, rappresentanti, produttori e responsabili di laboratori di produzione, di ADERIRE all'associazione A.N.F.E. per far sentire le proprie giuste rivendicazioni a sostegno del settore ERBORISTERIA nel quale da tanti anni operano anche molti laureati in Farmacia, ai quali oltre alla scelta coraggiosa va riconosciuto il merito di aver conservato una tradizione unica in Europa che oggi è ancor viva e nuovamente apprezzata dal cittadino Italiano.
Oggi maggiormente si ritiene necessaria l'UNIONE DEI FARMACISTI ERBORISTI anche alla luce della Direttiva comunitaria sui Farmaci Vegetali ove il Ns. titolo di studio è declassato a tal punto che porterà inevitabilmente ad una MIGRAZIONE TOTALE dei rimedi vegetali dalla attuale Erboristeria (pur se consigliati con professionalità sempre da un Farmacista) alla FARMACIA "Tempio del Medicinale" ove lo stesso rimedio posto su di uno scaffale può essere dal cliente preso autonomamente e pagato alla cassa.

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